Una folle giornata dedicata al barbecue vista con gli occhi e il naso del nostro amico a quattro zampe Pippo.
Ciao a tutti, mi presento: sono Pippo un labrador di 3 anni appena compiuti, vivo insieme a una coppia di umani troppo forti, Luca e Francesca, mi coccolano come se fossi un loro cucciolo e mi fanno sempre delle bellissime sorprese. Sono davvero molto felice di avere due amici così, anche se a volte non capisco tante cose che mi succedono intorno, per questo vi voglio raccontare di una giornata strana che ho vissuto qualche giorno fa.
Che cosa sarà mai quella cosa che chiamano “barbecue“?
Era una di quelle giornate speciali, quando sia Luca che Francesca stranamente non si svegliano presto al mattino e non vanno di corsa a “lavorare”, dicono loro… chissà cosa vorrà dire! Il sole splendeva e iniziavo a sentire caldo, tanto che appena sveglio avevo già la lingua fuori. La sera prima erano molto agitati perchè dovevano prepararmi una bella sorpresa, ogni tanto sentivo questa parola strana “barbecue“, forse, pensavo io, è qualche accessorio necessario per andare al mare? Infatti, quando inizia ad essere caldo andiamo spesso a fare delle gite al mare e mi piacciono davvero tanto, i viaggi in macchina e i tuffi nell’acqua sono troppo divertenti! Però, quella mattina, avevo notato che la borsa per il viaggio non era pronta e Luca era uscito di corsa per andare a fare la spesa. Addio gita al mare!
Andiamo in giardino a preparare il barbecue!
Così mi aveva detto Francesca, io l’avevo seguita pieno di curiosità, volevo proprio capire che cosa fosse questo barbecue. Non potete capire la delusione quando ho visto uno strano aggeggio enorme tondeggiante, di un nero lucido quasi abbagliante che si spostava grazie alle ruote. “Guarda Pippo com’è bello e facile da spostare, ci riesco anch’io che non ho forza nelle braccia!” mi diceva Francesca. In quel momento avrei tanto voluto risponderle che mi faceva paura, era più grande di me e non capivo cosa ci trovasse di così bello. Ma il momento più inquietante è stato quando Francesca ha aperto il coperchio: non riuscivo a vedere cosa ci fosse dentro e lei ha tirato fuori una cosa ancora più strampalata: aveva la forma di un forcone ma senza punte e con quello ha alzato una griglia. Allora forse iniziavo a capire… forse era qualcosa per preparare da mangiare?
Sì Pippo, prepareremo un pranzo speciale con il barbecue!
Luca era tornato pieno di pacchi della spesa e io stavo impazzendo, il mio fiuto captava mille profumini da acquolina in bocca: percepivo la presenza di vari tipi di carne. Ci credete che riesco a distinguere il profumo dei diversi tagli? Sentivo costolette, fiorentina, coppa e poi filetti, carrè… avrei mangiato tutte quelle prelibatezze direttamente dalle borse, se non avessi saputo cosa mi sarebbe aspettato: una punizione di quelle che non si scordano per il resto della vita. Per cercare di non fare l’irreparabile continuavo a correre dalla cucina al giardino. Tornato in giardino ho visto un cilindro con dentro dei pezzetti neri che stavano iniziando a prendere fuoco. Avevo davvero molta paura, mi ricordo ancora la fiamma così vivace… “Franci hai acceso i bricchetti? Tra poco arrivano gli altri!” ho sentito urlare dalla cucina, che siano quei cosi neri, i bricchetti? Visto che in giardino continuavo a vedere attrezzi sempre più strani mi sono spostato in cucina. Luca aveva messo sul tavolo un librone pieno di foto di cose da mangiare, “la bibbia del barbecue” mi sembra di aver letto. Ma nuovi profumi mi distraevano: erbe aromatiche, cipolle, salse strane, stavo per diventare matto!
Arrivano gli ospiti, tutti intorno al barbecue!
Dlin Dlon… Dlin Dlon…. suonava il campanello incessantemente, saranno arrivate almeno 15 persone. Io cercavo attenzioni da parte di tutti, soprattutto perchè non volevo cadere in tentazione e andare a rubare un pezzetto di carne in cucina. Il problema è che tutti erano impegnati a fare qualcosa: chi apparecchiava la tavola, chi aiutava Luca a preparare la carne, le verdure, la frutta, il pane… chi cercava la musica da mettere in sottofondo. Insomma nessuno mi calcolava e in più ad un certo punto si sono tutti raggruppati intorno a questo mostro nero che chiamavano barbecue. Altro che bella sorpresa, mi sembrava di vivere un incubo. Lo sapete che ad un certo punto iniziarono a cuocere il pollo dentro uno strano contenitore? Me lo sogno ancora quel pollo sul tavolo, anche se non ero estremamente lucido, il profumo era inebriante, avevo i crampi allo stomaco e sapevo che non mi avrebbero fatto assaggiare nulla!
Un intero pomeriggio in giardino
Di per se la giornata sarebbe stata anche divertente con tutta quella gente nel nostro giardino. Solo che sembravano essersi scordati di me e sembravano dare più importanza al barbecue che a me. Iniziavo ad essere davvero sconsolato, vedevo uscire dal mostro nero tantissime portate, deliziosi manicaretti: bruschette, carne in diversi tagli e con diverse cotture, verdure… “tanto tempo perso” pensavo, a me sarebbe bastato un semplice osso da sgranocchiare! Ci credereste mai? Si erano messi a fare persino i waffle…e io intanto soffrivo terribilmente, tanto che per attirare l’attenzione sono andato da Luca e mi sono abbassato a fare gli occhi come quelli del gatto con gli stivali. Non ne vado molto orgoglioso però di solito produce qualche reazione e infatti…
Tutto è bene quel che finisce bene!
“Pippo, secondo te, ci siamo scordati di te?” hanno detto tutti in coro e vi giuro non ho mai ricevuto tante coccole tutte in una volta, mi girava la testa! E sorpresa delle sorprese mi avevano tirato fuori un osso di prosciutto, non ci potevo credere! Era il più grande che avessi mai visto in vita mia, così me lo sono preso e l’ho iniziato a sgranocchiare con tutta la forza che avevo nelle mandibole. Tutti erano venuti intorno a me, non erano più intorno al mostro nero. E lo sapete qual è stata la cosa più bella di quella giornata? Stare insieme ai miei amici, giocare con loro e alla sera accoccolarci sul divano tutti insieme. Non ho ancora capito però perchè a Luca e Francesca piaccia così tanto questo barbecue, qualcuno di voi riesce a spiegarmelo?
Chissà quante altre avventure ci aspettano…. intanto, nel dubbio, vado a schiacciare un pisolino sul divano! Alla prossima!