Affascinanti camaleonti, simpatici gechi e tartarughe, serpenti: sono tante le specie che possono essere allevate in un terrario per rettili. Se i rettili sono la vostra passione e volete cimentarvi con un terrario domestico, ecco un articolo che vi guiderà passo dopo passo nella scelta e nell’allestimento, per riprodurre l’habitat naturale dei vostri amici animali.
Il terrario è un ambiente chiuso che permette di ricreare un ecosistema esistente in natura.
C’è chi ama realizzare terrari con le piante per decorare la casa con piccoli mondi verdi in miniatura e chi invece si avvicina a questa pratica per allevare animali, principalmente rettili.
Se volete creare un terrario di piante, vi rimandiamo al nostro articolo di blog “Terrarium: che cos'è e come farlo”.
Se invece siete appassionati di rettili e desiderate avere un terrario per rettili in casa, sappiate che è un’operazione che richiede tempo e pazienza ma, con le giuste accortezze, è perfettamente alla portata di chiunque.
In questo articolo troverete consigli utili su come scegliere e allestire un terrario. Cercheremo di orientarci nella scelta del materiale migliore e di fare chiarezza su alcuni fattori fondamentali per ricreare un ambiente ottimale per i vostri rettili, come temperatura, riscaldamento, illuminazione, substrato e accessori vari.
Tipi e forme di terrario per rettili
Esistono 3 tipologie di terrario per rettili, differenziate in base al clima ricreato al loro interno.
- Terrario desertico, con un clima caldo e secco
- Terrario tropicale, con un clima caldo e umido
- Acquaterrario o paludario, con un clima adatto alle tartarughe d’acqua
La scelta di una o dell’altra tipologia, dipenderà dagli animali ospitati all’interno.
Anche la forma del terrario è strettamente legata alla specie di rettile che vorrete allevare.
- Per specie di rettili striscianti, scegliete un terrario dalla forma allungata in orizzontale, per facilitare gli spostamenti a terra.
- Per rettili arboricoli invece, sarà fondamentale fornire loro un terrario che si sviluppi in altezza per consentirgli di arrampicarsi e spostarsi in verticale.
Quale materiale scegliere per un terrario per rettili
Sia che lo acquistiate, sia che vogliate costruire un terrario fai da te, avete a disposizione vari materiali. Vediamoli nel dettaglio.
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Terrario in vetro per rettili
Il vetro è adatto alla maggior parte dei rettili, è facile da pulire ed è bello esteticamente, inoltre vi consentirà di osservare gli animali da tutte le angolazioni.
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Terrario per rettili in legno
Molto bello esteticamente, un terrario in legno presenta il vantaggio di trattenere più calore e umidità, inoltre vi permetterà di fissare più facilmente elementi all’interno, come tronchi, piante o elementi di arredo.
Esistono anche terrari per rettili in metallo e in plastica: i primi risultano più adatti come terrari estivi per rettili che possono essere tenuti in esterno e beneficiare così della luce solare; i secondi, più piccoli e pratici, si rovinano facilmente e vengono di solito usati per esposizione nei negozi o da allevatori esperti, oppure per il trasporto.
Il clima in un terrario per rettili: temperatura, luce e umidità
Per ricreare all’interno il clima ideale al benessere dei vostri rettili, temperatura, illuminazione e tasso di umidità sono fattori importantissimi.
Per quanto riguarda la temperatura, può essere utile parlare prima della termoregolazione dei rettili.
I rettili sono animali eterotermi, cioè regolano la loro temperatura corporea in funzione dell’ambiente esterno, poiché sprovvisti di meccanismi propri di regolazione.
In natura, un rettile è in grado di esporsi al sole per riscaldarsi, così come di ripararsi nel caso la temperatura da lui percepita cominciasse a diventare insopportabile. Ecco perché è importante fornire all’interno del terrario zone con diversi livelli di temperatura: per dare ai nostri rettili una “via di fuga” e permettergli di termoregolarsi.
In generale dovrete garantirgli: una zona umida per agevolarli a cambiare la muta, una zona calda che gli servirà per digerire e una zona fredda.
Per riscaldare il terrario avete a disposizione diverse soluzioni, da valutare anche in base al tipo di rettili che vi abitano.
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Piastre o tappeti riscaldanti, da posizionare sotto il substrato o fra il piano di appoggio e la base del terrario, in modo che non entrino in contatto con gli animali. Hanno dimensioni diverse a seconda della potenza ed è molto importante che la loro misura sia adeguata alle dimensioni del terrario, per evitare che la temperatura superi i limiti tollerati dai rettili, e che venga sempre mantenuto il gradiente di temperatura tra la zona calda e quella fredda.
- Se posizionati correttamente, i cavi riscaldanti sono l’ideale per creare zone con diversi livelli di temperatura all’interno del terrario. Inoltre, essendo modellabili, permettono di scaldare in modo omogeneo superfici maggiori a parità di potenza Watt, rispetto ai tappetini.
Anche in questo caso, rivolgetevi a personale esperto, assicuratevi di non esagerare con la potenza e, per evitare incidenti con gli animali, installateli al di fuori del terrario.
- Le lampade riscaldanti (lampade spot a luce bianca, spot a infrarossi e lampade in ceramica) sono secondo noi lo strumento migliore, poiché provvedono sia al riscaldamento che all’illuminazione del terrario per rettili.
Le lampade riscaldanti possono essere utilizzate per riscaldare tutti i tipi di terrario e, se puntate su un tronco o una roccia, sono perfette per i bagni di sole di molte specie di sauri.
Sembra inoltre che i rettili sottoposti ai raggi UVA abbiano meno difficoltà a nutrirsi in cattività e siano più reattivi.
Le lampade UVB emettono un leggero tepore e non possono essere utilizzate da sole per il riscaldamento dell'animale, ma sono comunque indispensabili per il benessere dei rettili vegetariani, in quanto permettono loro di sintetizzare la vitamina D3, che a sua volta serve per assimilare il calcio contenuto negli alimenti, fondamentale per un corretto sviluppo della struttura scheletrica.
Per una corretta esposizione del vostro rettile alle lampade UVB, dovrete tenere conto della specie, dell’età dell’animale e della distanza dalla fonte di calore: vi consigliamo dunque di farvi consigliare dal personale esperto di negozi specializzati, per assicurarvi che il vostro animale assimili una sufficiente quantità di raggi UVB e si mantenga in salute.
Per monitorare al meglio i gradienti di temperatura nel terrario il nostro consiglio è di posizionare all'interno della teca almeno due termometri analogici o con sonda (più precisi e sensibili), uno per la zona calda e uno per la zona fredda, in modo da assicurarsi che la temperatura rimanga costante, a prescindere dai cambiamenti climatici dell'ambiente esterno.
È consigliabile utilizzare un termostato che regoli automaticamente la temperatura. Per comodità potete avvalervi anche di timer per lo spegnimento automatico della lampada UVB (o comunque della fonte luminosa) e della fonte riscaldante nelle ore notturne.
Fattori come temperatura e illuminazione sono strettamente connessi al ciclo stagionale.
Poiché lo scopo del terrario è quello di riprodurre il più fedelmente possibile l’habitat naturale degli animali che ospita, il nostro consiglio è dunque quello di rispettare l’alternarsi delle stagioni. Qualunque sia il paese di provenienza dei vostri rettili, avrà un’estate, con temperature più alte e un maggior numero di ore di luce, e un inverno, con temperature più basse e più ore di buio, rispetto al giorno. Inoltre, non dimenticate di ricreare l’escursione termica tra giorno e notte.
Passiamo ora al tasso di umidità, che soprattutto nei terrari tropicali dovrà essere particolarmente elevato. Per aumentare il livello di umidità del vostro terrario, potete:
- nebulizzarlo con acqua più volte al giorno;
- posizionare la vasca dell’acqua sotto una lampada riscaldante;
- mettere una spugna bagnata all’interno
- installare un gocciolatore all’interno del terrario
- mettere delle piante vere, nebulizzandole adeguatamente(
Utilizzare un igrometro vi aiuterà a tenere sotto controllo e mantenere sempre il giusto tasso di umidità.
Come scegliere il substrato di un terrario per rettili
Il materiale con cui ricoprire il fondo del terrario, va scelto in base ai rettili che sceglierete. Non tutti i substrati infatti sono adatti a tutte le specie di rettili.
In generale, ecco cosa potete usare per una ricostruzione fedele dell’ambiente naturale.
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Terra (torba di sfagno e irlandese): è molto assorbente ed economica e consente di mantenere un buon tasso di umidità. Anche se ingerita, non causa problemi, e permette di ospitare onischi e collemboli (pulitori naturali del terreno) e di ricreare un ecosistema naturale e salubre al 100%.
Per contro, è difficile da pulire e può ospitare anche molti parassiti.
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Fibra di cocco: è ideale nella maggior parte dei terrari perché trattiene bene l'umidità e non è pericolosa se ingerita dagli animali.
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Sabbia: è molto assorbente, ma anche molto difficile da pulire e rimuovere, inoltre può essere ingerita da alcune specie di sauri durante il pasto, provocando danni all’intestino.
- Corteccia di pino o d’abete: ottima per trattenere l’umidità e dunque adatta a terrari tropicali.
Terrario per rettili: piante e accessori
Ora completiamo il terrario con piante e accessori che, come vedremo, sono elementi non soltanto decorativi, ma molto importanti per riprodurre l'habitat naturale e per il benessere dei rettili.
Le piante sono particolarmente indicate nei terrari che ospitano animali arboricoli e che necessitano di un tasso di umidità complessivo elevato.
Tra le piante consigliate, pothos, fittonia, tillandsia e bromeliacee, sono facili da gestire e soprattutto non tossiche se ingerite.
Per quanto riguarda gli accessori per terrari per rettili, si tratta di inserire per lo più elementi naturali che fungano da riparo o nascondiglio.
In un terrario per specie arboricole, l’arredamento si riduce a una buona quantità di rami e di nascondigli realizzati magari con cortecce e sugheri.
Per un terrario desertico (o roccioso) inserite tane e nascondigli, come cocchi o rocce cave.
Infine, in tutti i terrari devono essere presenti una ciotola per il cibo vivo (tarme della farina, lombrichi, larve di mosca soldato) e una per l’acqua.
Terrario per rettili: le specie più facili da allevare per i principianti
Siete al vostro primo terrario per rettili? Direttamente dal reparto zoo di Bia Home & Garden, ecco alcuni consigli sulle specie di rettili più facili da allevare per un principiante.
Se avete optato per un terrario dal clima secco, potete scegliere tra:
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Pogona (Pogona Vitticeps) o drago barbuto.
Si tratta di una specie di sauro diurno deserticolo.
Il terrario per un esemplare adulto dev'essere sviluppato in larghezza (120Lx40Px50H cm). Necessita di un fondo sabbioso in grado di mantenere la temperatura e di ricreare il più possibile l’ambiente naturale. La temperatura deve variare dai 60°C nella zona calda ai 20°C della zona fredda.
Vi serviranno una lampada riscaldante spot (dal wattaggio elevato, ma attenzione a considerare sempre la giusta distanza dall’animale) e una lampada UVB con irraggiamento al 10% (10.0).
Dovrete nebullizzare il terrario ogni giorno nelle ore più fresche per permettere all’animale di bere dalle gocce d’acqua che si depositano sugli arredi e per fornire l’umidità sufficiente alla muta.
Questa specie non necessita di una tana in zona calda, in quanto predilige il basking sotto la luce diretta del sole (lampada UVB), si può posizionare una tana in zona fredda.
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Geco Leopardino (Eublepharis macularius)
È un sauro notturno proveniente dalle zone secche dell’Afghanistan. L'ambiente per questa specie è secco e roccioso, con un basso livello di umidità (35%).
Ha bisogno di un substrato fine e morbido, che non causi problemi se ingerito, per cui consigliamo torba di sfagno e fibra di cocco.
La temperatura ideale va dai 30-32°C in zona calda ai 20-22°C in zona fredda. Essendo un sauro che non si arrampica l’ideale sarebbe usare un tappetino come fonte riscaldante. La dimensione del tappetino (quindi il wattaggio) dipenderà dalla dimensione della teca. Per la sintesi della vitamina D3 è consigliata la presenza di una lampada UVB a basso wattaggio (13W) e al 5% di irraggiamento (5.0). In assenza di lampada UVB sarà necessario fornire calcio addizionato di VIT D3.
Per un esemplare adulto è consigliato un terrario di almeno 45Lx45Px30H cm. Devono essere presenti 3 tane: tana calda (posizionata in prossimità della fonte riscaldante), tana fredda (posizionata nella parte opposta del terrario), e tana umida (posizionata vicino alla zona fredda). Nella tana umida il tasso di umidità deve arrivare anche all’80% per permettere un corretto distacco della muta.
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Pitone reale (Python Regius)
È un rettile notturno. Poiché si tratta di una specie strisciante, necessita di una fonte riscaldante possibilmente posizionata a terra. Utilizzare una lampada spot (se la teca non è troppo alta), non è tuttavia scorretto, ma dovrete metterla in sicurezza con un porta lampada a gabbia, poiché i pitoni tendono ad arrotolarsi alla fonte di calore rischiando di ustionarsi. Il wattaggio dipende sempre dalle dimensioni del terrario.
Il fondo consigliato è torba di sfagno, in quanto in natura i pitoni vivono in tane ricavate nel terreno. La temperatura deve variare dai 28-32°C in zona calda ai 18-22°C in zona fredda.
Il pitone necessita di 3 tane (calda, fredda e umida) perché è un animale che passa la maggior parte della sua vita all’interno di esse.
La dimensione minima del terrario per un esemplare adulto è di 80Lx40Px30H cm.
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Testudo Horfieldi
Si tratta di una specie di tartaruga terrestre. È un sauro diurno che vive in ambienti secchi in cui il tasso di umidità si attesta intorno al 30-40%.
Le dimensioni del terrario per un esemplare adulto sono di 100Lx50Px40H cm. La temperatura deve variare dai 30-35°C in zona calda ai 20-25°C in zona fredda.
Il riscaldamento può derivare dall’utilizzo di tappetini riscaldanti o lampade spot. È indispensabile la presenza di lampada UVB al 5% di irraggiamento (5.0) per garantire un corretto sviluppo di vitamina D3.
Per un terrario dal clima umido invece potreste cominciare con il Camaleonte Calyptratus.
È un sauro diurno che vive in zone umide arboricole. Non necessita di tane diversificate, in quanto trova riparo all’interno della vegetazione grazie alle sue capacità di mimetismo.
La dimensione minima del terrario per un esemplare adulto deve essere di 50Lx50Px100H cm. Il terrario dev'essere sviluppato in altezza, poiché il camaleonte si arrampica.
Necessita di un ambiente con umidità elevata (intorno all’80% che non deve mai scendere al di sotto del 60%), di una zona calda e di una fredda.
La temperatura deve variare dai 30-34°C in zona calda ai 20-24°C in zona fredda.
La fonte riscaldante preferita è la lampada spot. Il tappetino non è indicato, in quanto il camaleonte difficilmente popola la zona bassa del terrario. È necessaria la presenza di una lampada UVB 5.0 per garantire un corretto sviluppo osseo. Il fondo preferito è la terra (torba di sfagno) che deve essere morbida per permettere alla femmina di scavare per deporre le uova.