Che sia un giardino piccolo o grande il prato non può mancare, ecco i consigli per scegliere quello migliore e per preparare il terreno alla semina.
Iniziamo passo passo a conoscere tutti i trucchi per avere un prato perfetto, in questo primo articolo parleremo di come scegliere il miscuglio più adatto alle nostre esigenze e di come preparare il terreno per la semina. Nei successivi impareremo gli accorgimenti da avere durante e dopo la semina, scopriremo come e quando si dovrà tagliare, tutte le regole base per una buona irrigazione senza sprechi, e su una buona manutenzione nel tempo.
Considerazioni generali per scegliere il prato giusto
Sembra scontato dirlo, ma non esiste un tappeto erboso perfetto per tutti i giardini, però esiste un prato perfetto per il nostro giardino, basta farsi le domande giuste prima di procedere alla semina. Innanzitutto bisogna chiedersi: che uso ne faccio? Ovvero il prato avrà principalmente una funzione decorativa oppure subirà calpestio da parte mia e dei miei animali?
La seconda domanda da farsi è quella inerente al clima, il mio giardino si trova in una zona fredda in cui piove molto oppure in una zona in cui c’è caldo e con lunghi periodi di siccità? Ed infine il mio terreno è esposto sempre al sole o in ombra?
Le sementi: decorative, calpestabili o rigeneranti?
Dopo essersi posti le domande è tempo di darsi delle risposte e capire quale miscuglio di sementi per prato sia più congegnale alle nostre esigenze. Esistono tre macro-categorie di sementi per il prato: decorativo, calpestabile e rigenerante.
Il prato decorativo
La prima categoria è specifica per i prati che hanno come funzione primaria quella di essere visti, per cui sono studiati per creare un tappeto uniforme ma poco resistente al calpestio. I prati decorativi più comuni sono:
- Il prato all’inglese, cynodon dactylon, crea un tappeto erboso finissimo e soffice
- il prato fiorito con margherite, insieme al prato in primavera ci sarà una distesa bianca di margherite
- il trifoglio nano, crea un manto compatto e in primavera si riempie di fiori bianchi e rosa
- la dichondra repens crea un tappeto erboso caratterizzato da foglioline rotonde e riesce a crescere rapidamente e in quasi tutte le condizioni e non sarà da tagliare, ma neanche da calpestare
Il prato calpestabile
La seconda categoria invece è formata da miscugli estremamente resistenti alle intemperie e al calpestio e sono indicati per chi vuole vivere il prato. I più comuni sono:
- il prato rustico, composto da un miscuglio di sementi che creano un manto resistente e compatto, infatti radicando in profondità risulta essere particolarmente resistente agli strappi
- il prato forte, composto da miscugli di sementi resistenti alla siccità e alle erbe infestanti
Il prato rigenerante
La terza categoria, infine, è una tipologia di semente innovativa studiata per risolvere i problemi più comuni del tappeto erboso: l’usura dovuta all’intenso utilizzo, periodi di intensa siccità o massiccia presenza di muschio. Il miscuglio è formato per metà da sementi a crescita rapidissima e per metà da concime specifico per tappeti erbosi.
Una volta individuata la tipologia che vogliamo seminare dobbiamo capire in che clima ci troviamo e l’esposizione del nostro appezzamento: soleggiato o in ombra? Anche in questi casi esistono diversi miscugli studiati a seconda della esposizione.
Quando posso seminare il mio prato?
Ogni tipologia di seme ha il suo periodo ideale per la germinazione, è importante quindi rispettare le indicazioni date sulla scatola. Va tenuto presente che per lo stesso miscuglio può variare il periodo migliore a seconda dell’ambiente in cui cresce. I periodi migliori per procedere alla semina sono l’autunno e la primavera, stagioni in cui ci sono condizioni climatiche fresche e umide.
Preparare il terreno nel modo giusto
Prima di procedere alla semina ci sono alcune operazioni fondamentali per la preparazione del terreno:
- innanzitutto bisogna verificare la profondità, affinchè il prato cresca il terreno dovrà essere profondo almeno 15 centimetri
- verificare che dopo una abbondante pioggia l’acqua sia ben scolata, se ci sono dei ristagni d’acqua ci sarà da intervenire sistemando la pendenza del terreno (dovrà essere 1-2%)
- rimuovere eventuali detriti e sassi, in modo tale da avere un prato omogeneo e privo di elementi di potenziale pericolo
- se sono presenti delle infestanti è opportuno procedere al diserbo, sia manuale rimuovendo le piante, sia con l’utilizzo di diserbanti, chimici ad ampio spettro o ecologici come l’acido acetico
- infine circa una settimana prima della semina è bene lavorare il terreno, così facendo si crea la condizione ideale per la capacità di trattenuta dell’acqua e dell’aria.
Fatte tutte le considerazioni preliminari tra una settimana si potrà procedere alla semina vera e propria.