La primavera è nell’aria e il momento più sognato di tutto l’inverno sta per arrivare: finalmente potremo goderci il nostro giardino!
Nel frattempo però, perché il nostro tappeto erboso sia pronto ad accoglierci in tutto il suo splendore, è fondamentale procedere alla sua manutenzione.
Lo sappiamo: ottenere e mantenere un bel prato verde e rigoglioso non è semplice, è un lavoro che richiede dedizione e pazienza. E tante attenzioni:
in primavera, una di queste, è la concimazione.
Ecco una piccola guida su tutto quello che dovete sapere sulla concimazione del prato in questa stagione e, in generale, sulle caratteristiche dei concimi in commercio.
Concimare il prato: perché?
Si concima per apportare nutrimenti alla terra, che siano utili alle piante per crescere.
Come piante e fiori, anche il prato non vive di sola acqua, ma ha bisogno di sostanze nutritive per crescere bello e sano. Alcune di queste sono già fornite dal terreno, altre invece tendono a scarseggiare, soprattutto a causa dell’intervento dell’uomo che, inevitabilmente, interferisce con gli equilibri della natura.
Un esempio? Quando tagliamo il prato, per mantenerlo in ordine e ben curato, senza volerlo, preleviamo anche materia organica, che poi dovremo andare a ripristinare.
A questo proposito, conoscete il mulching?
Si tratta di una particolare tecnica di concimazione che, in sostanza, consiste nel non rimuovere l’erba tagliata dal prato, ma lasciarla sul posto fino alla decomposizione: in questo modo le sostanze organiche prelevate durante il taglio, torneranno a nutrire il terreno.
Le funzioni principali della concimazione
- Rinverdire: favorire la crescita di erba nuova e sana. L’elemento che più di tutti assolve questa funzione è l’Azoto.
- Rinvigorire: rinforzare le piantine che compongono il tappeto erboso, in modo che sappiano ben radicarsi, reperire acqua in autonomia e resistere a stress, come calpestìo, eventuali malattie e avversità climatiche. In questo sono utili Fosforo e Potassio.
- Migliorare le caratteristiche del terreno: un prato ben nutrito è più resistente, tollera meglio le avversità climatiche ed è meno soggetto a malattie.
NPK: i fantastici 3!
NPK è l’abbreviazione di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), i tre elementi fondamentali alla base della nutrizione del prato e dunque di qualsiasi concime.
Le varianti di concime per il prato, che troviamo in commercio, si differenziano anche in base alla quantità contenuta di ciascuno di questi elementi.
- L’Azoto (N) stimola la vegetazione ed è importante per la crescita.
- Il Fosforo (P) è importante per le radici e per la fotosintesi.
- Il Potassio (K) mantiene e aumenta la resistenza dei tessuti vegetali.
Un buon concime dunque dev’essere un composto NPK, con un dosaggio maggiore di azoto e una quantità variabile degli altri due elementi, da scegliere anche in base alla stagione e al vostro tipo di prato.
Quale tipologia di prato avete o volete seminare nel vostro giardino?
Se ancora siete indecisi sul da farsi, sul nostro blog trovate una piccola guida alla scelta del prato giusto per voi.
A ogni prato il suo concime
Se il vostro è un prato decorativo (all’inglese, fiorito o di trifoglio), dunque usato per lo più per bellezza, non dovreste ritrovarlo molto rovinato dopo l'inverno.
La concimazione è comunque necessaria e il concime usato dovrà avere un NPK a prevalenza di azoto e fosforo, con pochissimo potassio.
Se avete scelto un prato calpestabile (rustico o forte), il concime dovrà avere un NPK a leggera prevalenza di azoto e con una dose più o meno equivalente di fosforo e potassio.
Una dritta in più? Il prato rigenerante!
Un prodotto composto per metà da sementi a crescita rapida e per l’altra da concime, a base di azoto, fosforo e potassio, da utilizzare in situazioni difficili, quando il nostro prato è particolarmente usurato e diradato, a causa ad esempio della siccità o dell’elevata presenza di muschio.
Concime per il prato: quali sono i concimi migliori?
Concimi a lenta cessione
Sono i più importanti per il benessere dell’erba. Il prato viene concimato non più di quattro volte all’anno (spesso soltanto un paio), per questo è fondamentale che il concime rilasci le sue sostanze nutritive lentamente, in modo da dosarle in un arco di tempo prolungato.
Concimi a rapida cessione
Vanno usati nei casi in cui il manto erboso è particolarmente rovinato o quando si verificano condizioni climatiche estreme. Hanno un effetto rinverdente molto rapido, ma sono anche molto solubili e possono essere facilmente lavati via dalle piogge.
Concimare il prato: quando?
L’ideale sarebbe effettuare almeno due concimazioni all’anno: in primavera e in autunno. Tuttavia, la concimazione primaverile è sicuramente la più importante.
Marzo è di solito il mese ideale per concimare: le temperature cominciano ad aumentare, ma non fa ancora troppo caldo.
Se ancora non avete seminato il prato, la concimazione di marzo sarà comunque un appuntamento da non mancare, da fare circa una settimana prima, insieme a un’adeguata preparazione del terreno.
Un concime starter, cioè quello che precede la prima semina, dovrà avere un elevato apporto di fosforo, un elemento prezioso nella fase di germinazione, per favorire la formazione dei primi tessuti e la moltiplicazione cellulare.
Passando invece ai prati già seminati, escono ora dall’inverno, una stagione molto stressante e, coi primi tepori, riprendono a crescere in maniera vigorosa.
La manutenzione in questo periodo dovrà:
- riparare i danni dell’inverno;
- fornire tutti i nutrimenti necessari a sostenere l’intensa crescita dell’erba;
- rinforzare il tappeto erboso, in vista dei possibili attacchi di malattie, che purtroppo la bella stagione porta con sé.
Ecco dunque come procedere.
1. Biostimolazione, a base di acidi umici e fulvici, da eseguire prima di concimare: in commercio trovate prodotti ricchi di queste sostanze, che favoriscono lo sviluppo delle radici, aumentano la fertilità e proteggono la flora batterica del terreno.
2. Concimazione azotata: l’azoto dev’essere l’elemento principe del concime primaverile, poiché aiuta e stimola la crescita dell’erba, che riparte con l’aumento delle temperature.
Servirà, in misura minore, anche il potassio, molto importante per le radici.
Un buon concime azotato primaverile dovrebbe essere composto di due parti:
- una a rilascio rapido, a pronto effetto per le esigenze immediate della ricrescita;
- una a lento rilascio, in grado di dare fino a 12 settimane di nutrimento.
A proposito delle malattie che potrebbero danneggiare il vostro prato e a come prevenirle, qui trovate un piccola guida che potete scaricare.
Concimare il prato: Come?
Ora non vi resta che passare all’azione! Qual è il metodo più efficace per spargere il concime per il prato?
Se il vostro tappeto erboso è di piccole dimensioni, potete spargere il concime direttamente a mano, avendo cura di usare dei guanti per proteggere la pelle. Nel caso di un giardino più vasto, potete usare un apposito carrellino.
Un errore assolutamente da evitare è distribuire il concime in modo NON uniforme!
Non solo non otterremo i risultati sperati, ma potremmo addirittura bruciare il prato, nelle zone in cui ne abbiamo sparso troppo.
Un consiglio utile: dividete la quantità di concime necessaria in due parti e seguite un percorso incrociato a 90°, andando a spargere il concime per metà in un verso e per metà nell’altro.
Ora che sapete tutto, potete cominciare i lavori e con un po’ d’impegno, siamo sicuri che otterrete un prato così rigoglioso e bello, da fare invidia a tutto il vicinato.