Bird feeding – Guida pratica

Bird feeding – Guida pratica

Il Bird Feeding è un modo per amare la natura: durante l’inverno ricreiamo un habitat naturale per gli uccellini selvatici nel nostro spazio verde.

Il Bird Feeding: che cos’è e a cosa serve.

Il bird feeding è una cultura che ha origini abbastanza recenti: in Inghilterra e Stati Uniti nasce nella seconda metà del ‘900 con l’intento di salvaguardare le specie di uccelli selvatici autoctone. Con la crescente urbanizzazione infatti si toglieva loro l’habitat naturale e pertanto si sentiva l’esigenza di riparare in qualche modo: creare abitazioni per l’uomo non doveva togliere quelle degli uccelli. Così inizia il bird feeding: ricreare il loro habitat naturale per proteggere la biodiversità delle città.  Si tratta di fornire loro un nido, mettere acqua e cibo e proteggere i nostri piccoli amici dai predatori.

Bird Feeding: cosa ci serve per iniziare.

In inverno, nei centri urbani, con il freddo e la natura che si addormenta i nostri amici si troverebbero in difficoltà senza nidi e senza cibo. Dobbiamo ricordarci infatti che gli uccellini selvatici sono abituati a temere l’uomo in quanto cacciatore e quindi tendenzialmente non si avvicinano se non si sentono sicuri. Ed è qui che entriamo in gioco: dobbiamo ricreare un ambiente famigliare e sicuro per loro vicino alle nostre case. Da dove iniziare? Dal capire le loro esigenze, a seconda delle specie che vogliamo attirare ci saranno accorgimenti diversi da avere.

Ci sono però delle linee guida generali da seguire:

  • creare un nido in un luogo riparato, dobbiamo cercare di ragionare come se fossimo uccellini ed immedesimandoci cercare di capire quale posto sia il più adatto. Per cui per esempio un buon luogo sarà vicino ad un albero con chioma sempreverde, mentre sconsigliabile può essere vicino ad un tavolo da pranzo dove siamo soliti pasteggiare.
  • creare una mangiatoia dove posizionare il loro cibo ed un punto con acqua che permetta loro di abbeverarsi e fare un bagnetto.

Per capire quale cibo mettere nella mangiatoia bisogna sapere quale specie attirare nel nostro angolo verde. Potete trovare tutte le indicazioni sul libro guida, oppure continuare a leggere, ci soffermeremo sulle specie più comuni in Italia.

Bird Feeding: le specie più comuni in Italia.

In Italia ci sono diverse specie autoctone da aiutare, noi prenderemo in esame le 4 più comuni.

Pettirosso

Piccolo uccello europeo molto comune conosciuto per il suo comportamento litigioso e prepotente nonostante le dimensioni ridotte. Rispetto all’uomo è confidente più di altre specie, soprattutto quando è in cerca di cibo, infatti se si è intenti a rigirare il terreno può capitare che il pettirosso si avvicini in cerca di vermi o altri insetti. Presente in Italia tutto l’anno, è un insettivoro e territoriale anche durante lo svernamento. La sua pianta ideale è la Fusaggine (Evonimus Europaeus), piccolo arbusto, ideale per nidificare e nascondersi. Per il pettirosso è consigliabile un nido a cassetta aperta da nascondere nella vegetazione composta da cespugli. Essendo un insettivoro il pettirosso per la sua alimentazione predilige piccoli invertebrati e insetti, si avvicina all’uomo in cerca di cibo.

Cinciallegra

Piccolo uccello insettivoro, predilige nutrirsi tra i rami bassi del terreno ed è molto vorace per cui si ciba volentieri anche di semi, frutta e bacche. Vive nei boschi di conifere e nidifica nelle cavità protette degli alberi creando il nido con muschi, peli e piume. Il nido da creare deve essere di un diametro di 32-35 mm posto ad un’altezza di 2-4 metri su alberi od edifici, bisogna portare particolare attenzione all’orientamento del foro di entrata, non deve essere infatti esposto a correnti di aria fredda.  La sua alimentazione è principalmente insettivora e frugivora, tuttavia si nutre volentieri anche di semi, prediligendo quelli di girasole nero piccolo e arachidi. Preferisce aggrapparsi agli alimenti sospesi, ma usa anche le mangiatoie.

Passera d’Italia

Piccolo uccello ibrido fra una passera europea e una passera sarda, è onnivora si ciba di semi, frutta, briciole di pane, insetti. Normalmente si crea un nido composto da un ammasso di erbe secche e con un ingresso laterale, spesso posto in anfratti di manufatti (nei fori dei muri, sotto tegole). Strettamente legato alle attività degli uomini, predilige le città abitate e le campagne coltivate. Il nido da creare deve essere di un diametro di 32-35 mm e posto ad un’altezza di 2-4 metri posizionato sotto a cornicioni o sotto a tettoie. La cosa importante è che il foro di entrata non sia esposto a correnti di aria fredda. La sua alimentazione prevede principalmente semi, bacche, germogli e insetti.

Merlo

Uccello di dimensioni fino al 25 cm si ciba di frutta, bacche, piccoli invertebrati e legno. Il suo habitat naturale è il bosco con il sottobosco, si adatta bene anche in altri contesti come frutteti, vigneti e zone coltivate. Il merlo si costruisce il nido da solo oppure in cassetta aperta, di solito ad una altezza di 1,5-2,5 metri e nascosto in una fitta vegetazione, fra rampicanti e siepi. Si ciba principalmente di insetti, bacche di ginepro, olive e frutti in genere. L’ideale per lui è una mangiatoia a terra in cui mettere una rete per intrappolare gli insetti e aggiungere della frutta.

Non sapete ancora da dove iniziare? Potete provare con il nostro starter Kit: contiene il libro guida per avvicinarsi al mondo del bird feeding e degli alimenti base per i nostri piccoli amici. E se vi va di condividere con noi la vostra esperienza non esitate a commentare l’articolo.