Abeti artificiali: guida alla scelta e all’acquisto
Il Natale è ormai alle porte. Può farsi strada, dunque, il desiderio di rinnovare le decorazioni della propria casa. Da dove cominciare allora? Ovviamente dall’indiscusso protagonista dei giorni di festa: l’abete. Se si opta per un albero di Natale artificiale, occorre essere preparati. Ampia è, infatti, la gamma dei prodotti disponibili in commercio. Ampia a tal punto che, nel momento in cui si decide di procedere all’acquisto, possono sorgere due interrogativi: come scegliere l’albero artificiale? E, soprattutto, come capire la differenza di prezzo fra gli abeti artificiali? Non è affatto strano, per esempio, visualizzare on-line abeti in apparenza uguali, nell’altezza e nel colore, ma aventi costi assai differenti. È bene sapere, quindi, che gli abeti artificiali differiscono nella qualità e nel prezzo, essenzialmente per tre ragioni:
· materiale di cui sono costituiti ( Pvc o Polietilene, quest’ultimo conosciuto anche come real feel);
· quantità di punte;
· sistema di montaggio cioè di apertura dei rami.
In ogni caso, prima di focalizzare l’attenzione su questi tre fattori, proviamo a tracciare una panoramica delle diverse tipologie di abeti artificiali.
Abeti artificiali: i modelli
Quando si ha a che fare con alberi di Natale artificiali, l’imbarazzo della scelta è assicurato. Su biastore.it, per esempio, è possibile reperire un ricco assortimento di abeti artificiali, di differenti misure e altezze, e ideali per ogni tipo di soffitto. Nel catalogo di biastore, non mancano i tradizionali alberi artificiali verdi, ma ce ne sono anche di innevati(ovvero con poche spruzzate di neve) e floccati(cioè con i rami interamente coperti di neve). Varie anche le dimensioni e le caratteristiche funzionali degli abeti proposti: sono presenti alberi da tavolo, alberi slim e alberi rovesciati. Gli alberi da tavolo mantengono i tratti peculiari degli abeti o dei pini classici, ma con un ulteriore vantaggio: grazie alle misure ridotte, possono essere decorati in poco tempo e sistemati ovunque (mensole, scaffali, scrivanie, librerie e così via). Gli alberi slim, sono alberi meno ingombranti dei tradizionali abeti natalizi: il loro diametro di base, infatti, è minore rispetto alla classica forma a triangolo. Per questa ragione, sono particolarmente indicati per angoli o ambienti ristretti. Gli alberi rovesciati sono i cosiddetti abeti da soffitto, da montare in senso inverso rispetto a quello consueto. Questi ultimi rappresentano la soluzione più congeniale per ottimizzare lo spazio a disposizione, per lasciare posto ai regali e per dare maggior risalto alle decorazioni.
Abeti artificiali: tutto quello che c’è da sapere su caratteristiche, costi e qualità
Veniamo, ora, ai tre fattori sopracitati.
• Materiale
Il materiale con cui, generalmente, vengono realizzati gli abeti artificiali tradizionali, è il Pvc. Un macchinario si occupa di sfrangiare i rami, i quali sono poi assemblati singolarmente. L’effetto che ne scaturisce è sicuramente poco realistico: gli alberi in Pvc, visti da lontano, possono sembrare gradevoli; tuttavia, osservandoli da vicino e toccandoli, ci si accorge che non sono assolutamente paragonabili a quelli veri.
Da un po’ di tempo, però, hanno fatto la loro comparsa sul mercato alberi natalizi con rami in polietilene (PE). Questi ultimi hanno una parvenza reale a prova di vista e di tatto (non a caso vengono definiti anche real feel). Dispongono, infatti, di rametti tridimensionali dagli aghi pungenti, proprio come gli abeti veri. L’impiego di tale tecnologia, tuttavia, determina un aumento significativo del costo dell’albero. Di frequente, perciò, gli alberi in polietilene sono, in verità, misti. Questo significa che i loro rami esterni sono fabbricati in polietilene, mentre quelli interni e meno visibili, sono realizzati alla maniera tradizionale, ossia in Pvc.
• Quantità di punte (o rami)
Questo dato fa riferimento al numero totale di punte dell’albero. Si tratta di un parametro da non trascurare nell’acquisto di un abete artificiale. Più è cospicua la quantità di punte, più l’albero è costoso e di qualità: si presenta infatti pieno, rigoglioso ed esteticamente gradevole. Un maggior numero di punte consente, tra l’altro, un’apertura corretta dell’albero. Spesso, per sopperire alla mancanza di rami e colmare i buchi, si tende ad aprire le punte di ciascun ramo alla stregua dei petali di un fiore. Tuttavia, l’effetto che si ottiene non è affatto soddisfacente, in quanto non realistico. L’apertura naturale dei rami degli abeti è, infatti, a ventaglio. Questo tipo di apertura, però, non è praticabile su un albero dotato di poche punte: si otterrebbe, senza dubbio, un antiestetico effetto “spelacchiato”.
• Sistema di montaggio (apertura dei rami)
Tre sono, sostanzialmente, le tipologie di montaggio:
· a gancio;
· ad ombrello;
· auto montaggio (memory shape).
Il primo sistema, proprio dei comuni abeti sintetici, è detto “a gancio”, in quanto i rami dell’albero vanno agganciati al tronco uno alla volta. Solitamente, ogni corona di rami è contrassegnata da un colore o numero specifico, in maniera tale da eseguire un corretto montaggio. Questo, tuttavia, richiede tempo e un considerevole impegno. Le altre due tipologie di montaggio sono più caratteristiche degli abeti di qualità. Per quanto riguarda l’apertura ad ombrello, l’albero, in questo caso, ha già i rami agganciati al tronco. Occorre solo aprirli, avendo cura di effettuare l’operazione dal basso verso l’alto. Esistono, infine, alberi auto-montanti: si tratta di alberi che hanno rami a ombrello, in grado di preservare la forma data (memory shape). Per mettere in piedi un albero di questo genere, è sufficiente estrarlo dalla confezione e sistemare velocemente le sue punte.
Per avere un’idea di come montare l’albero e le luci guarda il tutorial cliccando qui.