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Come e dove fare l’orto

Come e dove fare l’orto

Rispetto al giardino, al terrazzo e al piccolo frutteto, l’orto è il tipo di coltivazione che richiede il maggior numero di ore di impegno e di attenzioni, ma anche quello da cui spesso si ottengono le migliori soddisfazioni, tenendo conto di questi suggerimenti.

1. La superficie della zona deve essere regolare, molto soleggiata, priva di conche in cui l’acqua possa ristagnare: provocherebbe marciumi e asfissia delle radici. Per questo motivo è opportuno evitare una zona a valle rispetto a un pendio: oltre al ristagno di acqua è soggetta anche alla brina, in quanto vi si crea un microclima più freddo.

2. Per ridurre la fatica si può prevedere la realizzazione di parcelle rialzate. Bastano 20-30 cm di altezza in più rispetto al piano del terreno, ottenibile grazie ad alcune assi di contenimento del terreno fermate da picchetti, per limitare lo sforzo dei muscoli dorsali nelle operazioni di manutenzione, diserbo o raccolta; è consigliabile rialzare le aiuole all’altezza delle braccia per anziani e persone con disabilità motoria, o comunque per ridurre la fatica durante i lavori nell’orto.

3. Ove possibile, non interponete troppa distanza fra l’area coltivata e il punto di approvvigionamento d’acqua. Anche se prevedete di utilizzare un impianto automatico a goccia, consigliabile nell’orto per ridurre i tempi destinati all’innaffiatura e consumare meno acqua, sarà spesso necessario integrare con irrigazioni manuali localizzate, con un innaffiatoio. In ogni caso la vicinanza del punto di erogazione idrica consente di risparmiare sulla lunghezza dei tubi e sui conseguenti rischi di perforazione.

4. Fra le parcelle, il sentiero può rimanere in terra battuta, ma sarà più comodo camminare su assi di legno, pietre piatte o lastre in graniglia (lasciando una decina di centimetri tra l’una e l’altra, per il drenaggio). Si possono usare anche corteccia sminuzzata o ghiaia. 

 

  • La scelta degli ortaggi dovrà rispettare le esigenze climatiche locali e prevedere il corretto regime di rotazione e successione. Alcune specie, quali aglio, carote, cicoria, cipolle, prezzemolo e ravanelli, forniscono una sufficiente quantità di prodotto anche se coltivate in piccole parcelle. Altre, come i cavoli, le zucche e le zucchine, richiedono molto spazio in proporzione al risultato. Tenetene conto in sede di progettazione delle aree da attribuire ai vari ortaggi.
  • Avendo a disposizione una superficie minima di 40-50 mq è possibile coltivare verdure per tutte le stagioni dell’anno, compresi i momenti più freddi; in 20 mq è invece consigliabile puntare sugli ortaggi da consumo fresco per la stagione primaverile ed estiva.